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Nella
seconda meta' dell'Ottocento la fotografia ha soddisfatto le
esigenze rappresentative di una classe aristocratica ed agiata
che poteva concedersi costose sedute di posa negli ateliers
esclusivi e pionieristici dei Daguerrotipisti.
In seguito alle nuove tecniche che permettevano di semplificare
la produzione e di ridurre i costi, la borghesia
Milanese, nuova classe emergente, cedeva all'esigenza di autocelebrazione
e, non senza sacrifici economici, entrava negli "ateliers"
e si metteva in posa per documentare l'avvenuta
ascesa sociale. (continua)
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